Sono nato nell’altro secolo , scrivo in questo millennio e, ovviamente, ho un progetto segreto per intraprendere nuove attività nel prossimo. Nel prossimo millennio, intendo.
La mia gente è immigrata in Italia circa mille e trecento anni fa, seguendo il nostro leader, Carlo Magno. Apparteniamo alla gente Franca, come dimostra il nostro cognome.
Venivamo da quel territorio che imbullonava insieme un pezzo di Germania e una parte di Francia: forse è per questa ragione che ci siamo trovati bene qui e non ce ne siamo più andati. Dalla metà tedesca abbiamo appreso il piacere del lavoro, dalla metà francese il piacere del piacere (della vita); e così siamo a cento, ma la percentuale dell’arte della tavola a chi la carico? All’Italia, ovviamente. Da entrambi abbiamo ereditato la cultura: crediamo di ascoltare i dotti dibattiti dell’Accademia Palatina. Non mi sento a disagio quando affermo di essere modenese, emiliano, italiano, europeo. Questa retorica è inserita nei miei cromosomi e io non posso farci niente. Oddio, forse i miei antenati speravano di fare maggior fortuna in Italia, come hanno poi fatto i nostri fratelli in Francia e in Germania. Per qualche tempo l’ho menata sostenendo che il cognome significava: franco di piccola nobiltà. Poi, viste come si sono messe le cose, ho cominciato a lasciar perdere. Ma non è detto che, un giorno o l’altro, io non vada a riunirmi con loro. In Austrasia o in Neustria.
Anche se è questa terra la mia terra. Perché è una terra dove chi passa qualcosa prende e qualcosa lascia. Io ho preso molto, spero di lasciare qualcosa. Intanto apro questo blog, vedi mai…Mica ce l’avevano all’Accademia Palatina un blog.
Sono nato a Modena (per la precisione a San Damaso) nel 1953; sono sposato dal 1980 con Anna, abbiamo due figli: Ilaria ed Eugenio.
Ho studiato al liceo classico Muratori di Modena, mi sono laureato in Storia moderna all’Università di Bologna con una tesi sull’economia e la società modenesi nei primi vent’anni dopo l’Unità d’Italia.
Sono giornalista professionista e lavoro nel campo della comunicazione da trent’anni. Sono stato giornalista del quotidiano l’Unità e collaboratore del quotidiano La Repubblica.
Dal 1987 al 1993 ho diretto l’ufficio stampa del Comune di Modena, poi sono passato alla Regione Emilia-Romagna, dove ho lavorato dal 1994 al 2016 come responsabile dell’Agenzia di informazione e comunicazione.
Sono entrato nel cda della Fondazione Collegio san Carlo nel 1986, ne sono divenuto Presidente nel 1998. La Fondazione ha progettato e realizzato, assieme ad alcuni enti locali, il Festival Filosofia e io ne sono stato presidente dalla nascita fino al 2008.
Mi sono occupato di turismo come consigliere dell’APT dell’Emilia-Romagna.
Ho cominciato a pubblicare piccoli saggi e lunghi articoli a metà degli anni Settanta sulla rivista Quaderni Modenesi, e non ho ancora smesso. Quaderni Modenesi, che era nata dal Circolo Formiggini, presto decise di chiudere.