Più di millecinquecento musicisti citati e censiti, centinaia di eventi ricordati e tornati alla luce dalle pagine di riviste, periodici, opuscoli e cronache; storie di musica intrecciate a storie di vita, di società, di costume; vicende locali, nazionali, mondiali: brandelli di vita e note che per un secolo hanno dato significato, a Modena, a quella forma musicale comunemente definita “jazz”.
Il libro racconta le vicende di questa musica e dei suoi musicisti lungo l’arco di cento anni, arrivando fino ai nostri giorni. Nella prima parte, lo fa seguendo la corrente dei decenni, dalla fine della Prima Guerra Mondiale sino agli anni Novanta: vi si trovano le orchestre che accompagnavano le compagnie di varietà e di avanspettacolo sul palcoscenico del teatro Storchi, i musicisti italiani più popolari, come Gorni Kramer e Cosimo Di Ceglie, gli artisti stranieri che facevano tappa in città nei loro tour. Nella memoria degli appassionati e nelle cronache giornalistiche rimane una traccia indelebile del concerto di Louis Armstrong domenica 18 dicembre al Comunale di Modena, ma la città aveva ospitato un anno prima un festival italiano, che aveva visto esibirsi i migliori artisti tricolori. Nel libro scorrono i nomi di Earl Hines, Chet Baker, Lionel Hampton, Gerry Mulligan, Herbie Hancock, Gil Evans, fino a Keith Jarrett e Ornette Coleman.
Nella seconda parte del volume sono presentati capitoli dedicati a luoghi, festival, tematiche e iniziative degli ultimi vent’anni, quali il teatro Comunale, il festival di Vignola Jazz in ‘It, il luminoso periodo del Baluardo, la rassegna Le vie dei suoni sull’Appennino, l’attività del Modena Jazz Club.
Due capitoli sono dedicati al pianista Pippo Casarini e alla New Emily Jazz Orchestra; completa il tutto un piccolo dizionario biografico di alcuni degli artisti oggi in attività.
Il libro è arricchito da più di cento immagini, in bianco e nero e a colori, di musicisti, concerti, manifesti, locandine, cartoline promozionali degli artisti; molte di queste immagini sono rare o poco viste, di particolare interesse sono alcuni disegni di Mario Molinari, pubblicati negli anni Trenta sulla Settimana Modenese.
