La pronuncia yankee è nasale e sgradevole. Parola di Walt Whitman (e Bob Dylan, allora?)

A metà dell’Ottocento Walt Whitman strappava le pagine bianche delle copie invendute di Foglie d’erba e le usava per annotare i suoi pensieri sulla lingua. Quei fogli sono rimasti come foglie secche tra le pagine dei suoi manoscritti. Continua a leggere La pronuncia yankee è nasale e sgradevole. Parola di Walt Whitman (e Bob Dylan, allora?)

“Un popolo, un impero, un capo”. E adesso, pover’uomo?

C’è un romanzo sempre citato e molto dimenticato che racconta come il nazismo prese il potere, forte di una veloce egemonia sulla piccola borghesia tedesca. Si intitola E adesso, pover’uomo, lo scrisse Hans Fallada, pseudonimo di Rudolf Ditzen e venne pubblicato nel 1932.

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Libri, libri da scaricare, libri da ricevere in regalo (calma, non spingete)

Di un libro è’ molto elegante dire che è stato tirato in edizione non venale perché scrivere che lo dai gratis non fa tanto bella figura. E poi, lo si sa, le cose che non hanno prezzo non hanno alcun valore agli occhi di chi le riceve.

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Anche Reggio Emilia ha una sua storia del jazz

Se ho scritto il mio libro su Cento anni di jazz a Modena lo debbo in qualche modo anche al lavoro che l’amico Giordano Gasparini andava pazientemente mettendo assieme nella vicina Reggio Emilia. Il libro è uscito per Aliberti e Giordano lo presenta oggi alle 17.30 all’hotel Posta. Gli farà da sideman un oscuro trombettista italiano, tale Enrico Rava. Continua a leggere Anche Reggio Emilia ha una sua storia del jazz

Il romanzo della Shoah

Il libro sul tavolo c’è arrivato per dovere: mi hanno chiesto di presentarlo. Si intitola Non restare indietro e l’ha scritto Carlo Greppi. Chi è costui? Se il nome non vi dice nulla probabilmente non siete studenti delle superiori e non avete mai fatto il viaggio ad Auschwitz; se siete insegnanti, vuol dire che non ve ne frega niente della Shoah e non ne avete mai parlato in classe. Continua a leggere Il romanzo della Shoah