La torre della quale parla il titolo è la Ghirlandina, la cui ombra, secondo un antico modo di dire in voga nel Cinquecento, farebbe ammattire i modenesi, che già per conto loro sono cervelli alquanto strambi.
Il senso del libro è spiegato dal sottotitolo: guida letteraria ai luoghi comuni della città di Modena. Ovviamente, i luoghi comuni vanno intesi nel doppio senso di monumenti più famosi, spazi condivisi dal maggior numero di cittadini e anche della fama che precede o insegue Modena.
I luoghi comuni fanno la fortuna o la sfortuna di un luogo, anche dal punto di vista turistico, politico, morale, culturale. Ho lavorato sui racconti di viaggio di centinaia di autori e sulle opere di narrativa nelle quali, spesso di striscio, viene citata la città. I primi autori citati sono del tardo medioevo e sono arrivato fino agli anni Sessanta. Tutto il resto, è cronaca.
Il libro è reso ricco da una copertina e da un ventina di disegni eseguiti dall’artista modenese Wainer Vaccari.