Domani comincia la dodicesima edizione di Fotografia europea di Reggio Emilia.
Ho scritto: di e non :a perché quest’anno la manifestazione reggiana rimette assieme la collaborazione con la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, il Mast di Bologna, il Csac di Parma, e aggiunge quella con la Fondazione Fotografia di Modena. Insomma, una vera e propria Via Emiliana alla Fotografia.
Che Fotografia Europea sia divenuta un punto di riferimento italiano lo dimostra anche la prima edizione degli Stati generali della fotografia che il Ministero dei beni culturali ha voluto organizzare proprio nella città emiliana.
Noi inesperti non potremo non andare a vedere la mostra Zavattini-Strand, a palazzo Magnani, quella di Berengo Gardin e sul Sudafrica (vera novità il paese ospite) ai Chiostri di san Pietro, e la mostra sulla Summer of love nel più pop degli spazi, lo Spazio Gerra.
Ovviamente, le mostre più interessanti (per gli esperti) sono sicuramente le altre, come Les Nouveau Encyclopédistes di Joan Fontcuberta. Cercheremo di non farci trovare impreparati.
A Bologna è aperta da ieri la mostra antologica della collezione della Fondazione Mast di Isabella Seragnoli. Più di sessanta autori per oltre cento immagini, dagli anni venti ad oggi, sul tema del lavoro, al quale la fondazione bolognese si è vocata dalle origini.
Pulite gli occhi e gli occhiali.