L’Italia smobilita l’Istituto di cultura a Bruxelles?

Chiude o non chiude l’Istituto italiano di Bruxelles? Nella capitale europea circolano appelli per difendere il baluardo della cultura italiana, motore di mille iniziative, punto di riferimento per artisti istituzioni e organizzatori.

(in fondo ho messo il link ad un articolo-appello apparso su LaLibre.eu)

L’istituto formalmente non chiuderà, almeno così pare. Però lascerà la gloriosa sede di Rue de Livourne per un altro edificio. Che, pare, non ha un teatro-cinema, a differenza della vecchia sede.

Ci si domanda se sia un problema di costi o il segnale freudiano di una smobilitazione anticipata: l’Europa chiude e noi cominciamo a fare gli scatoloni.

Ovviamente, in questa fase non potevano mancare i “si dice”, regolarmente non confermati: che la nuova sede sia di proprietà del Montepaschi e che la vecchia sede sia ancora invenduta.

Ma questo poco importa (beh, proprio poco poco non direi, comunque avanti); ciò che importa è capire se abbiamo deciso di disperdere il patrimonio che, pur tra alti e bassi, avevamo accumulato.

http://www.lalibre.be/debats/opinions/la-culture-italienne-a-bruxelles-assassinee-opinion-58c5711fcd70a15c9a192a84

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