Si intitola Lumen, esattamente come la mostra modenese di un anno fa, l’esposizione degli ultimi lavori di Nino Migliori, uno dei più innovativi e allo stesso tempo antichi fotografi italiani. Antico non perché Migliori ha novant’anni, quanto perché ha scelto di fotografare monumenti e sculture al lume di una candela, mostrandoli come li videro di notte i nostri antenati. O, per meglio dire, come noi immaginiamo che li videro i loro occhi, non ancora abituati alle false e necessarie luci della modernità.
Questa volta le 34 immagini in splendente e corrusco bianco e nero ci restituiscono tutto il dolore delle figure del compianto di Nicolò dell’Arca, ospitate in Santa Maria della Vita a Bologna.
Se siete a Bologna o se vi ci trovate per qualche ragione andate a visitare questa mostra; si trova nella zona centralissima del quadrilatero, in via Clavature, ma sono chiesa e oratorio che non amano esibire il tesoro che nascondono all’interno. Il Compianto di terracotta è un assoluto capolavoro della scultura italiana, le fotografie di Nino Migliori abitano i piani alti della cultura visiva.
Quanto a Lumen, è un progetto iniziato anni fa, con un lavoro sulle sculture del Duomo di Parma, proseguito poi a Bologna, a Modena (con i leoni stilofori e con le Metope), con Ilaria del Carretto a Lucca e arriverà presto a Roma per la Paolina Borghese del Canova.
Qui sotto trovate il link alla pagina della mostra, curata da Graziano Campanini per Genus Bononiae.